Sport, disabilità e inclusione. Ultimo appuntamento del ciclo di incontri Libertas
Hanno avuto grande successo il ciclo di incontri, fortemente voluti dalla Polisportiva Villanova, l’Unione Italiana Ciechi Ipovedenti – Sezione di Pordenone, e la Libertas FVG, “Sport, disabilità e inclusione”, che termineranno con l’ultimo appuntamento tecnico-pratico domenica 5 giugno presso il Palazen di Pordenone in via Pirandello 35, dalle ore 14.00 alle 16.00.
L’ultima lezione, in cui saranno mostrate le buone pratiche da utilizzare per riuscire coinvolgere ed a rendere massimamente efficaci gli allenamenti per gli atleti disabili, sarà gratuita e aperta a tutti gli interessati: tecnici, associazioni sportive, insegnanti e studenti di scienze motorie, educatori, operatori sportivi, famiglie e panathleti.
Sarà quindi questa l’occasione per osservare la pratica reale delle indicazioni fornite dai relatori durante le conferenze che si sono tenute sulla piattaforma Google Meet a fine aprile, grazie alla compartecipazione del Panathlon Distretto Italia e AREA 12 FVG, e la collaborazione della FISPIC (Federazione Italiana Sport Paralimpici per ipovedenti e ciechi), FIJLKAM FVG e l’associazione cicloturistica A Ruota Libera di Pordenone.
L’idea e la realizzazione è partita dal presidente regionale Libertas Lorenzo Cella, Edoardo Muzzin e Marinella D’Ambrosio, che hanno chiamato numerosi ed eccellenti relatori a presentare la propria esperienza diretta sul campo per promuovere l’inclusione nello sport, in tempi in cui l’idea di accogliere atleti disabili nelle associazioni era avveniristica.
E proprio Lorenzo Cella e Marinella D’ambrosio hanno dato il via alla prima serata, quando la dottoressa Emiliana Bizzarrini ha deliziato i numerosi partecipanti con la propria esperienza in qualità di Chief Medical Officier alle Paralimpiadi estive di Tokyo e quelle Invernali di Pechino. Con l’occasione, l’acuta relatrice ha messo in evidenza le criticità ancora da affrontare nel mondo dello sport paralimpico e anche il modo in cui altre sono state risolte solo negli ultimi tempi.
Anche i brillanti relatori della seconda serata hanno presentato le strategie messe in atto in palestra e a scuola per favorire l’inclusione e venire incontro alle necessità di ogni atleta.
Questa volta, ha aperto l’incontro Edoardo Muzzin, maestro di judo che da sempre – oltre 40 anni – alla Polisportiva Villanova fa dell’inclusione la sua bandiera.
È intervenuto quindi Ermanno Furia, maestro di Judo intramontabile che ha permesso a tanti ragazzi con disabilità intellettiva e relazionale di vivere il judo con ricchezza di valori e stimoli, portando avanti il pionierismo iniziato a fine anni ’70 da Roberto Copat.
A seguire, la prof.ssa Daniela Floriduz, consulente ministeriale per l’integrazione nella scuola di alunni ciechi, ipovedenti e disabilità aggiuntive, ma anche appassionata sport, con esperienze di ciclismo paralimpico nonché Campionessa italiana di Tandem, ha parlato dell’attività sportiva come ingrediente essenziale dell’inclusione scolastica.
Roberto Tamanti, componente commissione disabilità FIJLKAM e Responsabile della promozione Judo FISPIC della nazionale paralimpica, fondatore del Judo per ciechi e ipovedenti, ha invece presentato la sua lunga esperienza con ragazzi ciechi e ipovedenti che è riuscito addirittura a portare fino alla nazionale paralimpica.
Preziosa la testimonianza di Giulia Oblach, atleta di interesse nazionale di Judo e tandem, con un’enorme esperienza sportiva dagli esiti importanti.
Ha chiuso la serata Rino De Candido, Commissario Tecnico Nazionale Paraciclismo ed esperto di tandem. Ha condotto per oltre vent’anni la Nazionale Juniores della Federciclismo e portato tanti titoli individuali su strada e pista, arrivando anche a partecipare alle Olimpiadi di Montreal.