Rugby. Una meta per Alice

Articolo di Margherita De Luna – 13 anni

 

Ciao,

 

mi chiamo Margherita e gioco a rugby da tre anni. Oggi vi vorrei raccontare di un episodio molto particolare.

 

Quest’anno ho partecipato ad una tappa di campionato che per me è stata molto significativa: non soltanto per le vittorie, ma soprattutto come una lezione di vita.

 

Si è tenuta il 24 marzo a Fontanafredda; è stato il mio primo raggruppamento di rugby femminile nel nostro comune.

 

L’intera giornata l’abbiamo voluta dedicare ad Alice, una bellissima bambina affetta dalla sindrome di Rett.

 

Sono arrivate diverse società venete, il sindaco, l’assessore allo sport e un sacco di persone che, attirate dai cartelloni pubblicitari sparsi in tutto il paesino, sono volute venire a dare un’occhiata.

 

Prima che iniziassero le partite tutte le squadre si sono raggruppate in un semicerchio attorno ad Alice che ci è venuta incontro facendo piccoli passi e riempiendoci di emozioni e voglia di giocare per lei. Subito dopo sono iniziate le partite che sono andate di bene in meglio: le abbiamo vinte tutte!

 

Le mie compagne della Benetton erano contentissime erano felicissime e io ancora più di loro, perché giocavo in casa e perché c’erano i miei amici che facevano il tifo per me. Oltre o loro c’era la mia maestra delle elementari che era vedermi, i miei nonni che, dagli spalti, mi stavano guardando giocare e l’intera mia società, il FONTANA RUGBY, che tifava per noi.

 

Faceva caldissimo e splendeva il sole, ma non abbiamo mollato fino alla fine. Questa giornata è stata un girotondo di emozioni: orgoglio, gioia, stupore, ammirazione, entusiasmo e tanto affetto per una piccola guerriera, che ci ha dimostrato quanto importante sia la solidarietà reciproca: FORZA ALICE.

 

Pubblicato il 23 giugno 2019