Rugby, Touche veloce al Torneo minirugby di Udine

Articolo di  Matteo Scorzato – 11 anni

 

Domenica 27 gennaio 2019 ad Udine, presso il nuovo impianto sportivo della società Rugby Udine Union è stato organizzato un torneo di minirugby per la categoria Under 12. Gioco a minirugby da quando avevo sei anni e ogni volta che partecipo ad un torneo è un’emozione diversa: mi chiamo Matteo Scorzato.

 

Al torneo erano presenti circa 110 giocatori di 12 società: la mia società il Fontana Rugby, Pordenone Rugby, Venjulia Trieste Rugby, Azzano Rugby, S.Vito Rugby, REP Trieste Rugby, Gorizia Rugby, Pedemontana Livenza, Over Bug Line, Pasian di Prato, Juvenilia Bagnaria e i padroni di casa dell’Udine Union. Oggi a causa del freddo non ci sono tanti bambini: il termometro alla mattina segnava 4 gradi sopra lo zero. Io non ho problemi di freddo, ma se il campo è ghiacciato, c’è paura di cadere.

 

Oggi c’è il tecnico federale Luca Nunziata: ha dato degli obbiettivi agli allenatori delle squadre, perché è stata inserita nel gioco una nuova regola: la touche veloce. Questa è introdotta per velocizzare il gioco: da un fallo laterale la palla può essere giocata entro cinque secondi con una rimessa a due mani come nel gioco del calcio. Il giocatore può decidere altrimenti di ripartire con la palla a terra.

 

La prima partita è vinta contro l’Azzano/S.Vito. Dopo una pausa affrontiamo il PDL/Bagnaria: è stata una partita faticosa, ma è stata vinta con una meta di margine. Ora affrontiamo la squadra di Codroipo, quella che aspettavo come la partita più difficile. Grazie alla nostra grinta siamo riusciti a vincere e portarci in testa. Non ci resta che affrontare la semifinale contro il Pasian di Prato. Noi eravamo sfiniti, ma la nostra solida difesa ha cercato di non farli passare. Al fischio finale dell’arbitro ci mettiamo a festeggiare, anche se dovevamo concentrarci per la finale contro i padroni di casa dell’Udine Union.

 

Ci schieriamo pronti per iniziare quella che poi è diventata una battaglia. Riusciamo a portare la palla a dieci metri dalla meta e con una bella azione segniamo il primo punto. Cerchiamo di difendere, ma la loro abilità nei passaggi permette loro di pareggiare. Finisce in un pareggio: ci riuniamo tutti in cerchio e gridiamo forte “W il rugby”.

 

Al termine della competizione inizia il terzo tempo: tutti insieme a mangiare pasta, hamburger e patatine fritte. Chi arriva primo o ultimo, si sta tutti insieme.

 

Rugby è unione, gioco di squadra e lealtà: vorrei tanto far provare questo ad altri ragazzi.

 

Pubblicato il 23 giugno 2019