Rugby, Serie C2: Gli “Highlanders” battono i “Lowlanders” nel primo derby provinciale

“Highlanders” contro “Lowlanders”, il primo derby della provincia che ha visto nella terza del campionato di Rugby di serie C2 la bassa pordenonese, Rugby Sile di Azzano X, contro quelli del Pedemontana Livenza Rugby.

Sono i “Lupi” del Pedemontana a prevalere, nella trasferta che si chiude con un onorevole 17 a 18.

Il buon pack di mischia degli azzanesi, con un rugby molto improntato sullo scontro fisico ha saputo tener testa degnamente ai liventini.

LA CRONACA. I lupi partono immediatamente all’attacco ed al 5° di gioco vanno a punti con un calcio piazzato che Gagno mette tra i pali.

I “lowlanders” ripartono e “costringono” i lupi a commettere dei falli conquistando in rapida successione due calci, all’ 8° ed al 14°, risultato 6 a 3. I lupi non demordono e rimontano il campo, la mischia sotto l’impulso del pilone Marco Chesani, veterano di tante battaglie, supportato dal giovane Rigo, riprende la situazione e nell’arco di 12 minuti conquista ben tre calci piazzati, al 20°, al 25° al 32°. Gagno c’è e ne piazza due su tre.

Il gioco riprende con i lupi sempre in fase offensiva e durante una incursione sulla fascia, D’Auria viene placcato alla maglia e cadendo rovinosamente a terra si infortuna. Viene sostituito da Burigo.

Al 40°, sempre in fase offensiva, i lupi conquistano un ulteriore calcio che Gagno centra, si va al break con i lupi in vantaggio sui padroni di casa 12 a 6.

Nella ripresa i “lowlanders” tentano una incursione e gli “hilghlanders” sono “costretti nuovamente al fallo” concedendo un altro calcio che il loro n. 10 trasforma. I lupi ripartono e rimontano la metà del campo avversaria, nel giro di 10 minuti conquistano due calci, al 48° e  al 56°, Gagno ne trasforma uno sue due ed il risultato si porta a 15 a 9.

Nel 60° i “lowlanders” conquistano un calcio trasformato dal n. 10 e riducono il divario: 12 a 15.

Monta l’orgoglio dei padroni di casa e da un una palla di recupero, caotica, con scontri duri tra gli uomini dei packs, al 65° riescono ad andare in meta senza trasformare, risultato parziale 17 a 15.

I lupi non ci stanno e benché decurtati di D’Auria e Polese, usciti entrambe per infortunio, stringono i denti e vanno avanti con le incursioni portate dai tre quarti Miller, Vaiese, Menna, Camerin e l’ottimo “estremo” De Carli, il sudore versato da i suoi frutti e quasi allo scadere della partita si conquista l’ennesimo calcio.

Silenzio assordante in campo, Gagno sistema la piazzola, guarda i compagni, guarda i pali e calcia... un calcio altissimo che attraversa i pali portando i lupi alla vittoria: Sile Rugby 17 – Pedemontana Livenza 18.

DICHIARAZIONI. Per il Coach Gabriele Corsini “purtroppo ci siamo adeguati al gioco degli avversari, quando non lo abbiamo fatto siamo riusciti a costruire delle ottime situazione offensive e conquistare terreno. Il nostro gioco presuppone un allenamento costante e metodico per raggiungere degli automatismi ma soprattutto una mentalità aperta che imprima l’impulso nella ricerca della meta. Questo è quello che ho richiesto e questo è quello che cercheremo di fare”.

 Il DS Giampaolo Sordini così commenta il risultato: “Il fatto di aver vinto con i calci di punizione è l’evidenza di una partita giocata sulla fisicità, qualche volta con situazioni ai limiti del regolamento di gioco; bravi i ragazzi a non essere caduti in quelle che mi son sembrate delle provocazioni, ciò significa che la tenuta sta migliorando, ora si tratta di imporre agli avversari il nostro gioco. Mi spiace molto per “l’infortunio” di D’Auria, un infortunio abbastanza serio… il migliore tra tutti? Indubbiamente Roberto Gagno, ha dimostrato testa e freddezza risoluta”.

TABELLINO.

SERIE C2 – 16/10/2016 RUGBY SILE  (AZZANO X) vs PEDEMONTANA LIVENZA RUGBY 17-18

Arbitro: Paolo Bucci.

Scesi in campo: Rigo A, Comito E (Zilli C), Chesani M, Novembre N (Zanetti M), Lucchetta G, Polese T (Da Ros F), Cundiff L, Chesani P, Gagno R, D’Auria M (Burigo M),  Miller I, Vaiese M, Menna M, Camerin A, De Carli Non utilizzati: Lot C, Fioretti F, Maset S.

 

 

Pubblicato il 17 ottobre 2016