MADE IN LIBERTAS

Andrea Vicenzutto, classe 1991,

dalla Libertas di Fiume Veneto,

è il nuovo vice-allenatore

di Dragan Sakota all’Aek Atene

 

 

Andrea Vicenzutto, classe 1991, originario di Fiume Veneto, è il nuovo braccio destro di Dragan Sakota, allenatore dell’Aek Atene: storica squadra greca. Fresco del nuovo incarico, Vicenzutto, ha da qualche settimana iniziato la nuova avventura in terra ellenica dopo varie esperienze in giro per l’Italia tra A1 e A2; queste sono state le tappe della sua carriera: Pienne Basket, Bergamo Basket 2014, Pallacanestro Orzinuovi, Pallacanestro Trieste e, lo scorso anno, New Basket Brindisi.

 

Com’è nata la passione per il basket?

«Ho iniziato a giocare a 5 anni nel mio paesino. Dopo aver provato diversi sport, ho scelto il basket e non l’ho più abbandonato, nemmeno quando ho chiuso la partentesi da giocatore. Sportivamente parlando sono nato nella Libertas Fiume Veneto dove ho giocato per una decina di anni. Questa società si è data molto da fare negli anni per creare una struttura che permettesse ai ragazzi del comune di potersi approcciare al basket; ora sono molto contento per ciò che è diventata. Negli ultimi anni i risultati e la qualità del lavoro svolto sono stati importanti e personalmente auguro il meglio a tutti coloro che stanno continuando a lavorare nella Libertas Fiume Veneto (Daniele Arman, Doriano Fantuz, Andrea Cattarin e tutti gli altri dirigenti/allenatori). Sono molto legato al mio paese d’origine e alla mia regione in generale; per questo spero in futuro di poter creare qualcosa di nuovo che possa essere una esperienza legata al basket per i ragazzi del territorio. Ringrazio molto Lorenzo Cella (presidente Libertas Friuli Venezia Giulia) per quello che ha fatto negli anni per Fiume Veneto, e non solo, e per la vicinanza dimostratami».  

 

Quando ha deciso di diventare un allenatore professionista?

«Inizialmente, quando ancora giocavo, avevo iniziato a dare una mano come giovane assistente nel Sistema Rosa PN. Successivamente grazie ad ottimi allenatori come Longhin Marzio e Livio Consonni ho potuto apprendere le basi del “mestiere”. Però è stata l’esperienza con Cesare Ciocca nel Pienne Basket Pordenone che mi ha fatto capire che “allenare” sarebbe potuto diventare la mia professione. Avevo 21 anni quando Ciocca mi chiese di seguirlo a Bergamo come suo assistente. Con la Bergamo Basket 2014 lavorai per 4 stagioni passando dalla serie B all’A2. Successivamente è stata la volta di Orzinuovi, Trieste e Brindisi tutte realtà professionistiche della pallacanestro italiana in cui ho avuto la possibilità di lavorare e imparare tanto. Infine, questa estate è arrivata la proposta in terra greca dell’Aek che non ho esitato ad accettare con grande entusiasmo».

 

Come si vive lo sport in Grecia?

«Lo sport è molto importante all’interno della cultura del popolo greco: ci sono molte polisportive che riuniscono diverse squadre in diversi sport: ad esempio basket e calcio. Questa cosa permette ad un tifoso di appassionarsi a più discipline seguendo la stessa “organizzazione” sportiva. Inoltre, in questo particolare periodo storico, il basket greco sta recitando una parte importante nel panorama europeo soprattutto grazie a Panathinaikos ed Olympiacos; quindi c’è molta attenzione per questo sport».

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato il 16 settembre 2024