Libertas denigrata dalla LCFC: accuse e calunnie senza fondamento
La Libertas FVG ha subito un attacco molto serio dalla Lega Calcio Friuli Collinare (LCFC), e intende rispondere nel merito punto per punto alle falsità che sono state affermate.
Il 3 agosto è infatti uscito un post sul sito della LCFC che accusa la Libertas FVG di una serie di inesistenti scorrettezze, oltre a formulare accuse gratuite affermazioni gravi; in aperta violazione dei principi statutari e di valori a cui la LCFC pretenderebbe di richiamarsi.
Per onor di verità, riportiamo per intero l’articolo redatto dal sig. Fabrizio Pettoello, quale rappresentante della LCFC, inserendo in grassetto corsivo le osservazioni dell’ente, con riserva di ogni creduta azione a tutela e decoro della Libertas, nonché di denunzia che verrà inoltrata agli organismi di giustizia federale.
Titolo: Salta il maldestro tentativo di non ammettere le candidature della LCFC
Già dal titolo appare evidente la volontà della LCFC di denigrare la Libertas, senza alcun elemento concreto, come specificato in seguito.
Fabrizio Pettoello Categorie: Importanti, Libertas La Libertas regionale ha indetto le elezioni dei nuovi consiglieri e del presidente per il 7 agosto prossimo, concedendo termine per la presentazione delle candidature di soli 3 giorni …inclusi sabato e domenica!
FALSO. La mail in cui si comunicavano modalità di candidature e di elezioni è stata inviata a tutte le associazioni affiliate venerdì 17 luglio ed il termine per la presentazione della domanda era giovedì 23 luglio.
I tempi per presentare le candidature (17-23 luglio) sono stati peraltro dettati direttamente dal Centro Nazionale Libertas, per esigenze contingenti e dovute allo stop per l’emergenza sanitaria in corso, che ha impedito il regolare svolgimento dell’assemblea, inizialmente prevista ad aprile.
La sensazione che un tempo così ridotto avesse come obiettivo quello di impedire alla LCFC di avere propri rappresentanti nel consiglio direttivo regionale…
Accusa grave e del tutto infondata.
I termini di cui solo la LCFC si lamenta (in ogni caso 6 giorni e non 3) valevano per TUTTE le società ed associazioni affiliate alla Libertas.
Quindi anche la LCFC, secondo un normale concetto di democrazia, è stata considerata dalla Libertas alla pari di ogni altra associazione.
Si ricorda come presentare con precisi termini le candidature è necessario perché l’esame delle stesse deve essere sottoposto alla verifica di una apposita Commissione, che avrebbe dovuto vagliarne la correttezza (ad esempio verificare se tra i candidati non vi siano persone ineleggibili, squalificate o non in regola con gli elementi ostativi di statuto o regolamento).
…è diventata certezza quando il vice presidente regionale ha comunicato che nessuna candidatura della LCFC era stata accettata per un vizio di forma.
Anche questa affermazione è denigratoria.
Nella comunicazione formale del 17 luglio era esattamente indicato come e dove presentare le candidature.
La LCFC ha però sbagliato tale invio, spedendo le proprie candidature alla PEC di un’associazione affiliata, il cui indirizzo NON FIGURAVA nella e-mail di convocazione.
È come pretendere di andare a teatro, chiedendo però i biglietti al punto vendita dello stadio!
Ma il tentativo è fallito!
Di quale tentativo si parla? Nessuno ha nascosto l’e-mail giusta cui mandare le candidature. Era chiaramente segnalata sulla convocazione ufficiale; era stata pubblicata in due post sul sito della Libertas FVG (qui e qui), è stata ribadita dalla segretaria del centro regionale e persino dall’addetta stampa, contattata due volte telefonicamente e coinvolta inopportunamente in una questione della quale non era tenuta a conoscere i dettagli.
Se tanta solerzia (contattare la segretaria e l’addetta stampa) fosse stata applicata nel leggere la convocazione ufficiale, la LCFC non avrebbe sbagliato nel presentare i propri candidati, dichiarati appunto inammissibili in quanto depositati presso un indirizzo pec di altra associazione ed a ciò non deputato.
Ma vediamo come si sono sono svolti i fatti.
Ottima idea!
La LCFC, che rappresenta oltre alla metà dei tesserati Libertas in regione,
FALSO! I tesserati in tutta la regione sono oltre 20.000 quelli della LCFC sono circa 5.000.
In ogni caso, appare giusto rimarcare che la Libertas è un ente di promozione sportiva e sociale, di cui il calcio amatoriale per adulti (unico sport praticato dalla LCFC) è solo UNA delle numerose attività svolte all’interno della Libertas. Quindi non è chiaro come questi tesserati, seppur in numero importante possano rappresentare TUTTA, o la metà, la Libertas.
A termini di Statuto, inoltre, vi sono elementi valoriali che non intendono l’associazionismo dal mero punto di vista numerico, ma piuttosto qualitativo.
Chiarito ciò, la LCFC non esprime e non può essere sufficiente a rappresentare tutti gli altri sport praticati in Libertas: scherma, arti marziali, pallavolo, basket, pattinaggio, sci, atletica, ginnastica artistica, ginnastica ritmica, rugby, canoa, nuoto, ciclismo, danza classica, danza moderna, balli caraibici, per citarne solo alcuni a grandi linee
ritiene opportuno avere una rappresentanza proporzionata nel Consiglio regionale dell’Ente a cui è affiliata, per rappresentare e quindi tutelare gli interessi delle proprie associazioni,
La Libertas FVG sarebbe lieta di conoscere quali interessi propri secondo la LCFC sarebbero stati danneggiati o non tutelati già dall’attuale dirigenza Libertas, che ha lasciato loro tutta l’autonomia di cui necessita un campionato di calcio amatoriale.
Ricordiamo però che la Libertas non si occupa solo di calcio, esistono numerose altre discipline rivolte soprattutto alle fasce giovanili, e probabilmente sono quelle che devono essere tutelate di più.
La LCFC dichiara quindi esplicitamente di voler entrare nel consiglio nella sproporzionata misura del 50% per tutelare i PROPRI interessi. Ma sarebbero altrettanto tutelati quelli dei bambini e dei ragazzi ed inoltre di tutti coloro che attualmente praticano sport che non siano il calcio?
ma anche per collaborare nell’organizzazione di eventi comuni, eventualmente anche a livello nazionale.
Questa è una piacevole scoperta, poiché in tutto il periodo di affiliazione di quasi due anni, la LCFC non ha MAI manifestato di aver alcun interesse alle iniziative della Libertas FVG. I rappresentanti delle loro associazioni non avevano finora mai partecipato a convegni, eventi, corsi o videoconferenze organizzate dal centro regionale, che pure sono stati numerosi.
Nonostante i ristrettissimi tempi concessi le candidature venivano presentate tempestivamente.
Ad una mail sbagliata!
Il Vice Presidente regionale della Libertas comunicava (come potete leggere a sinistra) che la Commissione verifica delle candidature aveva respinto quelle presentate dalla LCFC perché non erano state inviate per email.
Come si legge dalla mail, il vicepresidente ha fatto presente che i nominativi erano stati mandati alla mail sbagliata.
Tale vizio di forma veniva inventato di sana pianta dato che non esiste nessuna disposizione che preveda una specifica modalità di invio.
Anche in questo caso l’affermazione appare del tutto diffamatoria. Come si può parlare di vizio di forma inventato, quando la modalità era chiara ed evidente a tutti, visto che era esattamente specificata nella convocazione la mail di invio delle candidature! Cliccare qui per leggere la convocazione integrale.
Ovviamente contro tale illegittimo provvedimento i candidati presentavano impugnativa, che potete leggere cliccando QUI.
A parere della Libertas FVG le motivazioni del ricorso non sono giustificate, ma ha deciso di NON procedere con un controricorso, poiché riconosce che è nel pieno diritto della LCFC presentare i propri candidati e non intende, né ha MAI inteso, escludere alcun candidato alle elezioni!
Con ordinanza del 29 luglio 2020 la Commissione Nazionale d’Appello della Libertas poneva rimedio a tale prevaricazione accogliendo l’impugnazione.
La Commissione Nazionale d’Appello della Libertas ha accettato il ricorso della LCFC, ritenendo – in un’ottica di collaborazione – di “sanare” l’evidente errore commesso dai candidati indicati dalla LCFC.
Crediamo che lo sport debba esaltare il valore della lealtà nella competizione e il rispetto dell’avversario, per cui ci troviamo a disagio di fronte a chi invece di affrontare gli “avversari” li vorrebbe escludere appellandosi a regole inesistenti, come lo sono state ritenute dalla Commissione Nazionale d’Appello.
La regola, cioè l’indirizzo e-mail cui spedire le candidature, era stata chiaramente dichiarata nella lettera di convocazione. La pec a cui i rappresentanti hanno inviato le proprie candidature era “terza” rispetto a quella del comitato regionale. Se passasse l’assunto dei rappresentanti della LCFC, forse la Libertas dovrebbe avere accesso (con tanto di password) anche alla loro pec personale?
Viene poi da chiedersi… avversari di chi?
Se ci si pone come “avversari”, di fatto lo spirito di collaborazione, di inclusione e di benessere per tutti, bambini, anziani ed adulti, che ha caratterizzato e continua a caratterizzare la vita della Libertas dal 1945 sembra non essere particolarmente sentito. Chi sarebbero gli avversari? Le persone che da 75 anni tutelano la vita sportiva di bambini e ragazzi che fanno sport, anche diversi dal calcio?
Ciò nonostante continueremo a rispettare le regole perché se ci adattassimo al comportamento di chi non lo fa perderemmo la nostra identità.
La regola di mandare un’e-mail all’indirizzo segnato nella convocazione non sembrava così difficile da rispettare.
Si spera comunque che, qualora, come è nel loro diritto, i rappresentanti della LCFC fossero eletti, riescano a proseguire il lavoro finora svolto dalla Libertas FVG in favore delle fasce di popolazione più deboli (bambini, ragazzi, disabili, anziani, indigenti, disagiati) e degli sport più deboli, che secondo i principi statutari della Libertas stessa hanno bisogno di essere tutelati molto di più di chi compie sport amatoriale per puro divertimento.