La Libertas si unisce al dolore della famiglia per la perdita di Alessandro Talotti

Ci piace ricordarlo come l’artista del salto in alto, Alessandro Talotti che si è spento ieri, a soli 40 anni, dopo aver lottato a lungo contro un tumore. Una grande perdita per tutto il mondo sportivo, ed ovviamente anche per la Libertas. Aveva partecipato alle Olimpiadi Atene 2004 e Pechino 2008, ed aveva fatto la sua ultima gara con la maglia della Libertas Udine, la stessa con cui aveva iniziato, chiudendo un cerchio che contiene una carriera perfetta, allo stesso modo in cui l’Uomo vitruviano contiene in sé l’armoniosa perfezione della figura umana.

 

Un addio alle gare dal sapore di poesia, avvenuto dopo essere riuscito a portare con successo i Campionati Italiani a Trieste.

 

Senza rimorso è stata la parola d’ordine con cui Talotti ha percorso la sua strada agonistica, perseguendo un’ideale di coerenza, impegno e determinazione che non ha lasciato nulla di intentato e che ha voluto dare il buon esempio in prima persona. Aveva infatti accolto con entusiasmo il Campionato di Giornalismo Sportivo Libertas, per il quale aveva anche fatto parte della giuria.

 

«Per lasciare il segno bisogna farsi guidare dalla bellezza» queste le sue parole, a sottolineare che in tutta la sua carriera ha sempre puntato al bello e al sublime, con coraggio e generosità. E la Libertas tutta, che si unisce al dolore della famiglia, della moglie e del figlio, lo ricorderà per sempre così: un guerriero romantico che ha saputo fare del salto in alto una forma d’arte. La sua vita una poesia interrotta troppo presto.

 

Pubblicato il 17 maggio 2021