Karate, Campionato Mondiale per Club: Due argenti e un bronzo per Porcia

Due argenti e un bronzo pesantissimi per la Libertas Porcia. La società ha infatti partecipato con tre atleti al 14° Campionato Mondiale di Karate per Club a Tarvisio da venerdì 27 a domenica 29 aprile.

 

La manifestazione, associata alla Coppa Internazionale Memorial Eiji Ogasahara, ha riunito, secondo le previsioni, circa 1.500 atleti di 150 squadre provenienti oltre che dall’Italia, da Russia, Giappone, Slovenia, Francia, Lituania, Romania, Svizzera, Austria, Croazia, Belgio, Polonia. Nonostante la concorrenza i giovani karateka purliliesi, tutti impegnati nella specialità kata, hanno ancora una volta saputo essere fra i protagonisti.

 

Con una performance di altissimo livello ha quindi conquistato la medaglia d’argento Gianmarco Ceschin fra gli Junior. Non pago del successo, si è misurato con la categoria superiore degli assoluti, dove è salito ancora una volta sul podio. Si piazza infatti al 3° posto, lasciandosi dietro atleti di grande esperienza e con un background di gran lunga superiore al suo.

 

Sfiora l’oro Matteo Nadin (Cadetti B). Resta così in piazza d’onore per soli due decimi di punto in un’affollata e agguerrita categoria che non ha regalato niente a nessuno.

 

Si fa invece condizionare dall’emozione Nicolò Nadin. Uscito al secondo posto dalla classifica provvisoria, commette un errore fatale alla seconda prova che gli costa l’espulsione. Al di là di ogni medaglia, non essere riuscito ad esprimere appieno il potenziale è un grande motivo di riflessione che deve far sempre parte del processo di maturazione di un atleta.

 

«Sono molto soddisfatto delle prestazioni dei miei ragazzi che confermano a ogni gara di essere sulla strada giusta per costruirsi, un passo alla volta, l'esperienza e la personalità degli atleti di altissimo livello –. Queste le parole dell’orgoglioso tecnico Antonio Sannia –. I risultati si conquistano in palestra con gli allenamenti, impegnandosi a fondo e cercando di migliorare e correggere i più piccoli e apparentemente insignificanti dettagli. Le gare sono solo per ritirare la medaglia: giusto compenso dei propri sacrifici».

 

La soddisfazione è stata moltiplicata poiché avvenuta sotto gli occhi del Maestro Ietsune Yoshio. È infatti lui l'erede in Giappone, insieme al Maestro Iwasa Sei in Europa, della scuola di karate fondata dal Maestro Mabuni Kenwa. Proprio quella praticata dalla società.

Pubblicato il 29 aprile 2018