Ginnastica Ritmica. Mazzetti d'argento al Campionato Regionale Individuale Silver
Articolo di Aurora Mazzetti – 12 anni
HO UN SOGNO, PUNTO ANCORA PIÙ IN ALTO!
Tra tutte le esperienze che i ragazzi possono vivere, quelle più importanti sono quelle sportive.
Durante l’anno 2018/2019 Aurora Mazzetti, ginnasta di ritmica dell’A.P.D. L’Impronta, ha partecipato al Campionato Regionale Individuale Silver LD, la cui prima prova si è svolta a Trieste il 31 marzo 2019. In gara ha presentato un esercizio a corpo libero e uno con la palla, riuscendo a concluderlo senza perdite: questo le ha consentito di ottenere un ottimo punteggio, per cui si è aggiudicata il secondo posto sul podio.
La ginnasta è rimasta molto contenta della gara e, soprattutto, soddisfatta di ciò che è riuscita a fare!
Perché, vi chiederete?! Perché l’anno prima, nello stesso campionato, pur gareggiando a un livello più basso, era arrivata ultima.
Ma sentiamo che cosa ci racconta Aurora. «L’anno scorso sono arrivata ultima. Sono uscita di pedana, perché non mi ricordavo più l’esercizio a corpo libero. Mi sono sentita morire. Sapevo che tutto ciò per cui mi ero allenata era andato perduto. Vedevo il nulla intorno a me, non sentivo altro se non il fortissimo desiderio di lasciare tutto.
«Poi, una delle mie allenatrici mi ha incoraggiato e mi ha risollevato il morale. Quest’anno sono stata scelta per gli individuali e già rivedevo nella mia mente il disastro dell’anno prima. Non mi sentivo all’altezza, ma quando mi hanno chiamata in pedana per eseguire l’esercizio a corpo libero, mi sono sentita come durante gli allenamenti: percepivo solo il suono della musica e i giudici non esistevano più.
«Una volta terminato l’esercizio ho sentito gli applausi e tutto è tornato alla normalità. Sono rientrata in pedana per l’esercizio con la palla e la sensazione è stata la stessa: quando la lanciavo in aria, vedevo solo quella sfera colorata, la tensione aumentava, come la paura di non riuscire a prenderla, eppure, come per magia, scendeva perfetta.
«Non credevo di poter competere con le altre ginnaste, ma, con mio grande stupore, alle premiazioni mi hanno chiamata per il secondo posto! Non mi sono mai sentita più felice, sono stata ricompensata per tutto il lavoro fatto. La ferita dell’anno prima è guarita, come il mio orgoglio. Adesso ho un sogno, punto ancora più in alto»!
Oggi, paragonando le due gare, Aurora si rende conto di quanto si possa migliorare, basta averne veramente voglia e metterci tanto impegno. Ecco che cosa le ha insegnato lo sport: esso ti fa capire che, dopo ogni caduta, più o meno grave, ci si può rialzare e riuscire a fare meglio di prima.