Continuità alla guida della Libertas Fvg
Lorenzo Cella confermato alla guida
del Centro regionale sportivo Libertas Fvg
Il nuovo Direttivo pronto ad affrontare le sfide del nuovo quadriennio, a partire dalla riforma del Lavoro sportivo
Lorenzo Cella è stato confermato alla guida del Centro regionale sportivo Libertas Friuli Venezia Giulia. Il nuovo quadriennio si apre con una serie di impegni e sfide piuttosto importanti a partire dalla legge di riforma del lavoro sportivo che disciplina in un modo nuovo le attività di diverse centinaia di sodalizi in regione.
Alla presenza di consiglieri regionali, componenti del Direttivo uscente, presidenti provinciali e di molti ospiti, si è tenuta, a Martignacco, l’Assemblea regionale della Libertas Friuli Venezia Giulia, presieduta da Lorenzo Cella (segreteria Sara Moretti), che ha individuato il nuovo Direttivo regionale Libertas per il periodo 2024-2028: Luigi Cataldi, Paolo Comini, Bruno Comuzzi, Maurizio Degano, Alessandro Pellis, Fabrizio Pettoello, Manuela Tondolo Roberto Valerio. L’Assemblea ha confermato all’unanimità il presidente regionale Lorenzo Cella.
Nel corso dei lavori sono stati inoltre individuati i nominativi dei delegati a partecipare all’assemblea elettiva nazionale Libertas (Ivo Neri, Carlo Silvestri) e i componenti della Consulta regionale dei delegati (Davide Aiello, Enzo Del Forno, Livio Lupetin, Renzo Rossi, Silvano Tomba). La prima decisione del Consiglio neoeletto è stata la nomina della Vice Presidente regionale Manuela Tondolo e dei componenti della Giunta regionale Luigi Cataldi e Roberto Valerio.
Una volta concluse le incombenze di carattere istituzionale, si è aperta la discussione sui progetti futuri dell’ente regionale. L’Assemblea ha dunque decretato di proseguire il solco tracciato negli ultimi anni. Saranno così riproposte, nel segno della continuità, le Libertiadi, la vetrina annuale degli sport Libertas.
«Ho accettato questo ulteriore mandato per le richieste arrivate numerose da più parti – ha commentato il neoeletto Lorenzo Cella – ho dato molto al mondo del volontariato e dell’associazionismo e, finché le condizioni mi permettono fare qualcosa per la società, ritengo che sia il dovere di ognuno di noi mettersi a servizio degli altri. Accolgo dunque l’incarico con l’intento di proseguire nel solco tracciato nell’ultimo quadriennio. Il primo atto è quello di continuare a dare visibilità alla Libertas nel Friuli Venezia Giulia, rilanciandone l'immagine facendo leva sui suoi valori tradizionali e mettendoli in pratica sulla più vasta scala, a incominciare da quello fondamentale di avvicinare il maggiore numero possibile di giovani ad una attività sportiva. Mi aspetto la massima collaborazione di tutto il consiglio e della nuova giunta, perché soltanto così si può continuare ad essere i primi. Ci attende infatti una sfida importante: la vigente Legge di riforma del lavoro sportivo prevede una serie di adempimenti da mettere in campo a breve: in primis l’adeguamento dello statuto. Le associazioni e le società sportive dilettantistiche devono mettersi in regola, perché per quanto siamo in una fase iniziale dell’applicazione non possono essere esclusi i controlli. Libertas regionale è sempre al fianco delle affiliate».
Al termine dei lavori, il presidente Cella ha ringraziato i presidenti provinciali i cui direttivi sono da poco stati definiti dalle assemblee provinciali: Livio Lupettin di Trieste; Laura Paronit e Maurizio Defano (uscente) di Gorizia; Ivo Neri di Pordenone e Venanzio Ortis, di Udine per «l'encomiabile attività svolta, che pone questa regione in primo piano a livello nazionale».
All’Assemblea è stato consegnato il messaggio del consigliere componente di Giunta uscente Edoardo Muzzin della Polisportiva Villanova Judo Libertas che ha deciso di non candidarsi: «È stata una scelta dolorosa ma inevitabile: la Polisportiva Villanova Libertas assorbe tantissime delle mie energie. L’amicizia e la stima che mi legano dal 1982 a Lorenzo Cella, che ringrazio di cuore per quanto ha fatto per la Polisportiva, sia quando era dentro ma anche quando era “fuori” dalla Libertas, mi impediscono di recidere del tutto il cordone ombelicale. Io ci sarò sempre».