Campus Karate e Yoga a Ligosullo

 

Bilancio positivo per il camp che abbina il Karate allo Yoga

organizzato da Nakayama Karate-Do Libertas

Tarcento e Artegna assieme al Centro Yoga Shiva Shakti

 

 

Bilancio più che positivo per il camp sportivo che coniuga il Karate con lo Yoga organizzato, a metà agosto, in località Valdaier a Ligosullo (Udine), da Nakayama Karate-Do Libertas Tarcento e Artegna assieme al Centro Yoga Shiva Shakti. Le attività sportive si sono alternate con momenti di svago, gioco e irrinunciabili esperienze di riflessione serale attorno al fuoco che si sono tradotti in ricordi indelebili per affrontare con grande motivazione il ritorno in palestra a settembre. Lorenzo Cella, presidente regionale Libertas Fvg, esprime un plauso per l’originalità dell’iniziativa: «Gli organizzatori sono stati veramente bravi nel coniugare contenuti e tecnica, socialità e scoperta del territorio. L’impegno organizzativo non è stato indifferente, ma il ritorno in termini di arricchimento e crescita è notevole».

 

«Sono stati giorni intensi sia per organizzare la disposizione dei tatami e degli attrezzi sia l’allenamento – spiega Fulvio Vidoni, presidente della Asd Libertas M. Nakayama Karate-DO – consegnate le magliette a tutti i partecipanti siamo partiti in bomba con l’insegnamento al gruppo Yoga delle tecniche di base e del mix pugni e parate per prepararli al ten-no-kata. La mattinata si apriva sempre con riscaldamento e stretching, cui seguivano tecniche di parate, l’attacco del kata del M° Funakoshie, kata taikyoku shodan e kata taikyoku shodan».

 

Al termine dell’allenamento comune, le squadre venivano divise tra le due especialità: «Per il karate – continua Vidoni –  abbiamo iniziato con il “gojushiho sho”, kata di un certo livello che si avvale di tecniche relativamente semplici. Dopo la pausa abbiamo continuato con lo studio dei 5 Heyan, la seconda parte del kata e le tecniche di preparazione al kumitè». Il campus, oltre a fondere Karate e Yoga, è stata l’occasione per conoscersi meglio, fare delle escursioni e confrontarsi sulle proprie esperienze sportive e di vita. «Siamo saliti fino al lago “Dimon”, a quota 1.900 metri, dove abbiamo iniziato la giornata con lo stretching, seguito da tecniche di base utilizzando la respirazione ed il “Kime”. Subito dopo ci siamo misurati con il ten-no-kata usando sempre espirazione, contrazione e decontrazione del corpo. Al rientro, tutti assieme abbiamo realizzato il mandala, posizionando lungo le linee geometriche previste fiori, rami, foglie, pigne raccolte durante. Ci siamo presi tutti per mano, focalizzando il nostro pensiero su un tema comune: pace, amore e serenità». Molte le attività che si sono concentrate nelle ultime ore del Campus: heiankata seguita dalla terza parte del “gojushiho sho” e dal Kumite realizzato scambiando varie volte i compagni.

 

 

Pubblicato il 29 agosto 2023